La capacità del Condensatore elettrolitico radiale è uno dei parametri più critici nella scelta del rifasatore. Il valore della capacità determina la quantità di potenza reattiva che il condensatore può fornire al sistema. La correzione del fattore di potenza comporta la compensazione della reattanza induttiva nei sistemi elettrici causata da dispositivi quali motori, trasformatori e altri carichi induttivi. La capacità richiesta dipende dalla quantità di potenza reattiva che deve essere corretta per portare il fattore di potenza del sistema più vicino all’unità (1,0). Per determinare la capacità appropriata, è necessario considerare la potenza apparente (S), la potenza reale (P) e il fattore di potenza desiderato (PF). I condensatori devono essere scelti per adattarsi alle caratteristiche del sistema di alimentazione e correggere il fattore di potenza in modo efficiente. Se la capacità è troppo bassa, il sistema potrebbe comunque presentare uno scarso fattore di potenza, con conseguenti perdite di energia, mentre una capacità eccessivamente elevata può portare a una sovracompensazione, causando risonanza o oscillazioni, che possono danneggiare le apparecchiature.
La tensione nominale del condensatore elettrolitico radiale deve superare la tensione massima che il condensatore subirà nel circuito di correzione del fattore di potenza, offrendo un margine di sicurezza. Nei sistemi industriali possono verificarsi frequentemente picchi di tensione, sovratensioni e transitori, soprattutto in sistemi con grandi carichi induttivi. La tensione nominale del condensatore dovrebbe generalmente essere almeno 1,5 volte la tensione massima del sistema per garantire un funzionamento affidabile ed evitare rotture dielettriche. Questa precauzione aiuta a prevenire guasti ai condensatori dovuti a sbalzi di tensione imprevisti, contribuendo alla stabilità del sistema di rifasamento. La scelta di condensatori con tensioni nominali adeguate garantisce che possano gestire le condizioni operative degli ambienti industriali, dove tensioni elevate e picchi transitori sono comuni.
La corrente di ondulazione nominale si riferisce alla quantità di corrente CA che un condensatore può gestire senza eccessivo riscaldamento o degrado. Nelle applicazioni di correzione del fattore di potenza, le correnti di ondulazione, generate dalla commutazione degli alimentatori o dovute a carichi non lineari, possono influire in modo significativo sulle prestazioni e sulla longevità del condensatore. I condensatori elettrolitici radiali sono generalmente progettati per gestire correnti di ondulazione, ma devono essere scelti con una corrente di ondulazione nominale che soddisfi o superi la corrente prevista nel circuito. Le correnti di ondulazione generano calore all'interno del condensatore e, se il condensatore non è dimensionato per gestire queste correnti, potrebbe surriscaldarsi, causando guasti prematuri, perdite di elettrolita o addirittura esplosioni in casi estremi. Gli utenti dovrebbero verificare la corrente di ripple nominale del condensatore attraverso le schede tecniche del produttore, assicurandosi che soddisfi le esigenze operative del sistema.
I sistemi industriali spesso operano in ambienti difficili dove le temperature possono variare in modo significativo, influenzando le prestazioni dei condensatori. La temperatura nominale del condensatore elettrolitico radiale deve essere scelta in base alla temperatura ambiente massima prevista nell'ambiente operativo. I condensatori elettrolitici hanno un intervallo di temperatura operativa massima compreso tra 85°C e 105°C, sebbene alcuni tipi specializzati possano gestire temperature anche più elevate. I condensatori per alte temperature sono progettati con materiali e struttura che resistono alle sollecitazioni termiche, mentre i condensatori per basse temperature potrebbero subire una durata di vita ridotta e un degrado delle prestazioni a temperature elevate. I condensatori esposti a calore eccessivo possono soffrire di una maggiore resistenza interna, riducendo l'efficienza e accelerando i guasti.